ISCRIZIONE PER QUINTVS BITTIVS PROCVLVS

Tipologia: 

frammento marginale destro con iscrizione per edificio pubblico

Cronologia: 

inizi del II secolo d.C.

Materiale: 

marmo bianco venato

Tecnica: 

iscritta sul lato principale, presenta un’ampia cavità centrale praticata per reimpiego e tracce di rilavorazione sul retro liscio; a destra si intravedono i resti di una cornice modanata

Dimensioni (in cm):  h. 38; l. 57; pr. 8,5; alt. lett. 7-7,5
Descrizione: 

il frammento presenta interpunzioni triangoliformi. Apparteneva a un’iscrizione posta a corredo di un edificio di destinazione pubblica, che menzionava un esponente dell’ordine senatorio. Grazie al confronto con altre epigrafi pertinenti allo stesso senatore, alla menzione della via nova (identificata con la via Domitiana) e dell’ufficio consolare di curator aedium sacrarum et operum publicorum rivestito sotto gli Antonini si è riusciti a datare l’epigrafe, a rivelare l’identità del senatore e a ricostruire il suo cursus honorum. Si tratterebbe molto probabilmente di Quintus Bittius Proculus, che fu curatore della via puteolana nel 95-96, prefetto dell’erario nel 96-97 e console suffetto nel 98-99 e infine proconsole d’Asia nel 115.

Area di produzione: 

Albintimilium (Ventimiglia)

Collezione / Ritrovamento: 

Raccolta Aprosiana; trovato nel 1842 a Ventimiglia, sotto il coro della Cattedrale (dove fu probabilmente reimpiegato in qualità di mesa d’altare nel suo antico impianto altomedievale)

Collocazione:  Sala III Il lapidario
Inventario Museo:  6
Bibliografia: 

CIL V, 7812; Mennella 1992, p. 107; Alföldy 1999, p. 282 nr. 1; Eck 1999, p. 33; Mennella 2000, p. 155-167; Salomone Gaggero 2003, p. 45; Mennella 2014, pp. 58-59, nr. 18; cfr. Id., 2014, pp. 60-64, nrr. 19-22.