lastra pseudoansata con iscrizione funeraria
intorno alla metà del I secolo d.C.
marmo bianco venato
lastra pseudoansata iscritta con cornice a listello, con due fori laterali originali praticati per l’infissione; il retro è liscio
lastra pseudoansata fratta in quattro pezzi combacianti e poi ricongiunti in restauro, danneggiata sul bordo destro e con la superficie per lo più abrasa. L’impaginazione è poco regolare e sono visibili interpunzioni a virgole apicate e a spina di rosa. L’epitaffio era posto sulla sepoltura in colombario di un istruttore della categoria dei gladiatori noti come Samnites (è il doctor Samnitium), da parte di due dedicanti, verosimilmente la moglie o la convivente e il figlio.
officina romana
Raccolta Archeologica Hanbury; trovata a Roma in anno e sito ignoti
CIL VI, 38289; Mennella 1988, pp. 44, nr. 13; Solin 2003, pp. 734, 1481; Mennella 2014, pp. 157-158, nr. 13.