base con iscrizione funeraria
II secolo d.C.
pietra della Turbie
il supporto è scorniciato con zoccolo e coronamento sagomati; tutti i lati non incisi sono sommariamente sbozzati, mentre il retro è grezzo. Sulla sommità presenta tre incavi, praticati per il fissaggio della statua
la base è mutila in corrispondenza dell’angolo superiore sinistro del coronamento. Le lettere sono regolari e armonicamente distribuite nello specchio epigrafico, con una generale tendenza a un’impaginazione a sinistra; sono visibili tracce delle linee guida oltre a interpunzioni a edere stilizzate mistiformi. Si tratta di un monumento posto a Quintus Mantius Placidus, membro della classe equestre, per iniziativa di Mantia Lucida con Lucius Polfennius Cerdo e i figli Lucifer(us) e Zenio, probabilmente tutti liberti. L’iscrizione ricorda le cariche civiche dell’edilità e del duovirato giusdicente che l’individuo rivestì ad Albintimilium.
Albintimilium (Ventimiglia)
Raccolta Aprosiana; trovata nel 1870 a Ventimiglia, nella necropoli orientale in proprietà Aprosio
CIL V, 7814; Mennella 1992, p. 107; Solin 2003, pp. 252, 1477; Mennella, Pistarino 2004, p. 71; Forni 2007 M 194; Mennella 2014, pp. 65-67, nr. 24.